






*Una riflessione e un percorso sul processo digitale dell’immagine che ho iniziato da molto tempo. La possibilità di manipolare, archiviare e condividere immagini in modo immediato ha trasformato non solo la mia pratica artistica, ma anche la mia percezione della realtà visiva. Riflessioni sul significato dell’autenticità e sull’alterazione del reale si sono fatte più frequenti, portandomi a interrogarmi sul valore intrinseco dell’immagine nel contesto contemporaneo.
Il processo digitale e generativo dell'immagine rappresenta un'evoluzione significativa nella mia ricerca e produzione artistica. Sin dai primi esperimenti con il pixel e la manipolazione informatica, ho esplorato come la tecnologia possa trasformare la percezione visiva. La generazione automatica di immagini rivela nuove possibilità espressive, stimolando interrogativi sui confini tra creatività umana e algoritmica. Questo percorso ha messo in luce la necessità di una riflessione critica sul ruolo dell’autore nell'era digitale, invitandomi a considerare le implicazioni etiche e estetiche di opere create non solo da mani, ma anche da codici e SISTEMI intelligenti.
Tra la natura e l'algoritmo che percezione che visione.
La relazione tra natura e algoritmo rivela un'interazione complessa nel processo di creazione dell'immagine digitale. Sin dai primordi della mia ricerca, ho osservato come l'algoritmo non solo modelli la percezione visiva, ma influenzi anche la nostra comprensione estetica del mondo naturale. L'analisi dei dati naturali tramite strumenti algoritmici solleva interrogativi epistemologici e ontologici sul significato dell'immagine in un contesto digitale. Questa riflessione invita a esplorare il confine tra reale e virtuale, stimolando una considerazione critica sul ruolo degli algoritmi nella costruzione di un nuovo paradigma visivo contemporaneo.
GDA Archivio
Il processo digitale e generativo dell'immagine rappresenta un'evoluzione significativa nella mia ricerca e produzione artistica. Sin dai primi esperimenti con il pixel e la manipolazione informatica, ho esplorato come la tecnologia possa trasformare la percezione visiva. La generazione automatica di immagini rivela nuove possibilità espressive, stimolando interrogativi sui confini tra creatività umana e algoritmica. Questo percorso ha messo in luce la necessità di una riflessione critica sul ruolo dell’autore nell'era digitale, invitandomi a considerare le implicazioni etiche e estetiche di opere create non solo da mani, ma anche da codici e SISTEMI intelligenti.
Tra la natura e l'algoritmo che percezione che visione.
La relazione tra natura e algoritmo rivela un'interazione complessa nel processo di creazione dell'immagine digitale. Sin dai primordi della mia ricerca, ho osservato come l'algoritmo non solo modelli la percezione visiva, ma influenzi anche la nostra comprensione estetica del mondo naturale. L'analisi dei dati naturali tramite strumenti algoritmici solleva interrogativi epistemologici e ontologici sul significato dell'immagine in un contesto digitale. Questa riflessione invita a esplorare il confine tra reale e virtuale, stimolando una considerazione critica sul ruolo degli algoritmi nella costruzione di un nuovo paradigma visivo contemporaneo.
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